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Ignifugo (FR: flame-retardant)

I tessuti certificati FR sono:

  • Trattati sulla superficie con un processo di immersione o di spalmatura con additivi chimici ritardanti di fiamma dopo che la tela è stata tessuta.

Tutti i cotoni e le fibre naturali certificate come ritardanti di fiamma subiscono questo tipo di trattamento. Insieme a loro anche alcuni tessuti sintetici. Poiché il trattamento è superficiale e molti di questi additivi hanno una certa solubiltà in acqua o nei detergenti per il lavaggio a secco: le proprietà ignifughe di questi tessuti possono diminuire significativamente nel tempo.

  • Altre fibre, i film e i coating in PVC possono essere ignifugati miscelando, durante la fusione e la miscelazione del polimero con gli additivi prima dell’estrusione o spalmatura, sostanze ignifuganti. In questo caso la resistenza agli agenti atmosferici risulta di gran lunga maggiore;
  • Alcune fibre, in particolare il poliestere, possono essere prodotte introducendo nel polimero atomi di fosforo o molecolecontenenti fosforo, che danno proprietà FR. I tessuti derivati da tali fibre mantengono le loro proprietà per tutta la vita del tessuto.

Per aumentare la resistenza alla fiamma, cioè per impedire i rapidissimi processi con cui il calore intenso favorisce la rapida combinazione del materiale della tela con l’ossigeno atmosferico (combustione), provocando pericolosi incendi, esistono diverse strategie e quindi additivi di cui citiamo solo i principali:

  1. Sostanze inorganiche come la silice, l’allumina, nano particelle ceramiche o ossidi metallici, creano sulla superficie uno schermo termico che impedisce all’interno tessuto di raggiungere temperature tali da provocare la combustione.
  2. Sostanze alogenate, che contengono numerosi atomi di cloro e soprattutto bromo (chiamati anche alogeni) ad alta temperatura liberano per decomposizione questi stessi atomi, che reagiscono immediatamente con l’ossigeno, soffocando la fiamma.
  3. Agenti estinguenti a base di fosforo, il cui meccanismo di azione è basato sulla formazione di acido fosforico; questo tende a favorire le reazioni di carbonizzazione. Lo strato carbonioso cosi’ formato risulta rinforzato e protetto dal rivestimento vetroso prodotto dall’acido fosforico o dalle sue anidridi, proteggendo il polimero.

I ritardanti fosforati stanno attualmente guadagnando mercato in quanto non sono soggetti ai problemi ecologici degli additivi a base di alogeni; inoltre, presentano una tendenza relativamente bassa alla formazione di fumo.

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